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Lo Spreco è un valore
Diary • 22 marzo, 2017






Venette ti hanno definito la Regina dello Spreco ci puoi spiegare meglio perchè per te lo spreco è così importante?

-Dare un valore allo spreco è il miglior modo per fare sostenibilità , questo non significa non sostenere la ricerca di prodotti biologici nel tessile. Lo spreco è tutto ciò che è stato prodotto ma che, per quella che io definisco "nevrosi di sistema", non vive neppure il primo ciclo vitale che è il vero costo della nostra economia e dell'impatto ambientale. Differentemente l'atto del "riciclo" va affrontato con molta cautela, paradossalmente spesso sostiene produzioni inquinanti e comportamenti e scelte poco etiche.






La moda durevole è stata definita un ossimoro, cosa ne pensi?
-La moda può essere riportata a cicli più durevoli, come era un tempo. Il significato della parola moda come è capitato a tante altre parole, grazie al marketing riduzionista, è stato distorto. La sua idea di fuggevolezza è stata esageratamente amplificata. I suoi contenuti che non nascono più da ragioni del sentire ma da ragioni commerciali e finanziarie sono logicamente poco accattivanti. Rimanendo in superficie, costantemente surclassata da altre mode, per esigenze date dalla contrazione dei cicli produttivi e dall'obsolescenza programmata delle merci, la moda non scende mai ai livelli di mercato che le consentirebbero di affermarsi nell'immaginario collettivo generando cultura e di conseguenza una scelta e cioè stile, al contrario serve solo a creare pattumiera sia materiale che immateriale.


Perchè per te è così importante il valore del tempo?
- perchè è strettamente connesso al valore dello spreco. Più lungo è il ciclo vitale di un prodotto minore è il suo valore dello spreco, viceversa tanto più il ciclo si accorcia tanto più lo spreco è alto. Il valore del tempo è il valore che il capitalismo non ci ha più concesso di rispettare coinvolgendoci tutti a generare il suo prodotto più grande: lo spreco. Lo spreco è dunque una risorsa, l'unica che se usata ci consentirebbe di riportare l'economia vicina al suo significato originale. Fare un prodotto senza produrre nulla è la sfida che se vinta ci consentirebbe di riportare equilibrio tra bene materiale (in questo momento storico crucialmente sovrastimato ) e bene immateriale.






Puoi essere più chiara su questa ultima affermazione? Come si può fare un prodotto senza produrre niente?
significa creare prodotto usando come ingrediente prioritariamente qualcosa che è stato creato ma mai utilizzato. Di questo impropriamente detto "Scarto" c'è tanto nel nostro grande mercato globale e va considerato. Nel mondo della Moda ad esempio sono gli avanzi tessili o di accessori o di pellami o anche di capi confezionati. Prodotti inutilizzati ai quali è nostro dovere dare loro il ciclo vitale che si meritano. La valorizzazione degli sprechi non solo è un'azione virtuosa che onora chi la attua, ma anche ormai di pratica necessaria e in ogni settore. 


E per quanto riguarda il consumatore finale , parlando per esempio degli acquisti per il guardaroba, quali consigli suggerisci per un approccio più sostenibile?

-Il comportamento del consumatore finale deve cambiare. Il suo comportamento sull'acquisto non dovrà più essere soggiogato alle regole dell'obsolescenza programmata. Sappiamo che oggi i guardaroba sono pieni di prodotti comprati con leggerezza, il costo basso di certi prodotti ne consente un ricambio a capriccio che però dal punto di vista ambientale a livello globale ha un impatto rovinoso...Rivoluzionare un guardaroba cheap, è un progetto che richiede volontà, impegno dato dall'amore per se stessi e oggi anche dall'amore della vita in tutte le sue forme. Sicuramente l'approccio deve essere comprare meno, meglio, prendersi cura di quell'indumento, protrarne l'esistenza più possibile all'interno del nostro armadio, rinnovandolo anche modificandolo qualora il caso lo richiedesse. Non aver timore di vestire sempre lo stesso abito anche dopo anni riproponendolo solo nella sua combinazione di insieme ad altri capi  o attraverso diversi accessori. Comprate Vintage, e cioè indumenti già usati. Comprate outlet, date un senso di esistenza a capi per i quali si è già investito in economie e impatto ambientale. Comprate Waste Couture, e cioè prodotti originati grazie all'utilizzo degli sprechi; tessuti, materiali,  che altrimenti non avrebbe mai avuto l'occasione neppure del primo ciclo vitale.



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