Tra Stile e Costume
Web Fashion Academy • 07 novembre, 2013
Sono già parecchi giorni che ho voglia di scrivere un post su cinema e moda. Il tarlo è entrato nella mia testa quando sono andata a vedere la mostra di Jole Veneziani. Alla fine del percorso espositivo la proiezione di un film di Fellini, Giulietta degli Spiriti, mi ha mostrato donne bellissime in abiti fascinosi. Ho subito pensato che gli abiti del cinema a volte sono fatti da stilisti, vedi anche l'ultimo caso del tanto citato nuovo "Grande Gatsby" altre volte, anzi la maggior parte, sono fatti dai costumisti. In una profonda commistione tra cinema e moda, stilisti e costumisti si influenzano a vicenda regalandoci poi sogni da trasferire nel nostro quotidiano. Oggi mi sono divertita ad esplorare queste connessioni scegliendo alcune delle migliori creazioni dei costumisti che più si sono distinti dall'inizio dell'era del cinema e che spesso li abbiamo visti reinterpretati negli abiti selezionati dalle passerelle della moda. In un gioco continuo a rincorrersi per determinare chi ha influenzato per primo quella o l'altra creazione è impossibile a dirsi. Ma è in fondo importante scoprirlo? Probabilmente no, l'unica cosa che conta è che il carosello continui!

Marlene Dietrich, La taverna dei sette peccati - 1940

Claudette Colbert, Tonight is ours - 1933

Claudette Colbert, Cleopatra - 1934

Grace Kelly, To catch a thief - 1955

Audrey Hepburn, Funny face - 1957

Tippi Hedren, The birds - 1963

Meryl Streep, La mia Africa - 1985

Marisa Berenson, Barry Lyndon - 1975

Kirsten Dunst, Marie Antoinette - 2006
Felice di darvi,
Venette
![]() | Travis Banton (1894-1958) inizia la sua carriera agli albori di Hollywood, è stato capo costumista per la Paramount Pictures e forse il più importante costumista degli anni '30. Inizia come stilista a New York dove crea abiti per le Ziegfeld Follies. Si sposta a Los Angeles e li inizia a lavorare nel cinema. La sua capacità era quella di vestire la diva, prima che il personaggio. A Banton vanno attribuite le immagini che tutti abbiamo nella mente di dive come Marlene Dietrich, Carole Lombard e Mae West. Il suo modo di vestire le attrici era forte, elegante, glamour, utilizzava tessuti ricchi e tagli semplici. La sua diva meglio riuscita rimane sicuramente Marlene, che aveva uno stile molto vicina a Banton, androgina, severa, senza che mai sfociasse nel travestitismo. A lui dobbiamo il merito di aver vestito la donna con sofisticati abiti dal taglio maschile. |

Marlene Dietrich, La taverna dei sette peccati - 1940

Claudette Colbert, Tonight is ours - 1933

Claudette Colbert, Cleopatra - 1934
![]() | Edith Head (1897-1981) inizia la sua carriera come assistente di Banton, alla Paramount, dove rimane per 40 anni. All'inizio della sua carriera, lavorava principalmente per film muti cercando una profonda conoscenza del mondo che la circondava fino a quando nel ‘38 divenne capo costumista. Edith era la preferita delle dive, forse per il tempo che dedicava loro per parlare, conoscerle, capire ciò che intimamente desideravano indossare. Vestì attrici del calibro di Ginger Rogers, Bette Davis, Sofia Loren, Grace Kelly, Audrey Hepburn, Elizabeth Taylor e, attraverso la loro immagine, è stata in grado di influenzare con importanza lo stile delle donne nel corso degli anni '50, '60 e '70. Lavorò su oltre 400 film, fu nominata per 35 Academy Award, tra i film più conosciuti Vacanze Romane, La Finestra sul Cortile, Ho Sposato una Strega, Sabrina, Colazione da Tiffany, Gli Uccelli, La Stangata, per citarne alcuni. |

Grace Kelly, To catch a thief - 1955

Audrey Hepburn, Funny face - 1957

Tippi Hedren, The birds - 1963
![]() | Milena Canonero (1946) studiò arte e storia del costume e del design a Genova. E' a Londra che intraprende la sua carriera da costumista, dopo aver incontrato molti registi, tra cui Stanley Kubrick che le offre il suo primo lavoro per i costumi di Arancia Meccanica. Da quel momento è stata un'ascesa costante. Continua a lavorare con Kubrick anche in Berry Lyndon per il quale vince il suo primo Oscar. Il suo lavoro spazia fino al teatro, cura i costumi di opere dirette da Otto Schenk e Luc Bondy. Dall'86 diventa costumista della celeberrima serie Miami Vice mentre viene nominata più volte per film come La Mia Africa, The Cotton Club, Il Padrino Parte III, Marie Antoinette fino al più recente Il Treno per il Darjeeling. Il suo approccio è più concettuale e molto profondo; da importanza agli accessori, conosce la forza delle immagini e la necessità di sublimare lo stile di un film nella mente di chi lo osserva, persino oggi lei trova molto attuali i costumi dei Drughi di Arancia Meccanica, il suo primo lavoro. |

Meryl Streep, La mia Africa - 1985

Marisa Berenson, Barry Lyndon - 1975

Kirsten Dunst, Marie Antoinette - 2006
Felice di darvi,
Venette