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Harbin 2017 - Venette Waste
Web Fashion Academy • 23 gennaio, 2017
Lo show del progetto di Web Fashion Academy, Waste Couture, presentato in Cina da PdG Art Communications durante la Harbin Fashion Week dal 10 al 17 gennaio 2017, ha visto protagonisti 4 diversi brands.


Oggi vi presento Venette Waste.


                                                   Rossana Diana 


Venette Waste è la collezione che porta il mio nome ma è disegnata da Rossana Diana. La collezione ha sfilato nei giorni scorsi alla Harbin Fashion Week 2017. Una collezione che non è definibile nuova o ultima e neppure di particolare stagione, perchè vive di idee, di stile e di modelli il quale laboratorio sviluppa secondo proprie dinamiche temporali che sono vicine esclusivamente alle vicende strettamente legate alla vita della designer, spesso indipendenti dalle logiche del sistema moda, e fatte di ricerca che arricchiscono e trasformano la collezione in continuazione, impedendole così di averne mai un sostanziale inizio o fine. 




 
La collezione Venette Waste è un esempio virtuoso di come si possa coniugare la sostenibilità e il bel design. Tutti i capi sono stati prodotti "senza produrre niente", sono stati fatti utilizzando esclusivamente gli scarti (impropriamente detti) provenienti dalle migliori aziende del tessile italiano.

Nulla è stato creato per realizzare questa collezione.

Tutto, ogni singolo ingrediente, esisteva già.

Dare una ragione di uso a qualcosa che era già stato prodotto ma abbandonato e per ragioni diverse ma tutte come conseguenza degli effetti del capitalismo estremo, è la missione della collezione Venette Waste, dare valore agli sprechi. Questa collezione mostra come sia possibile creare vera bellezza nel rispetto dell'economia, delle persone e la Natura. Questo è quello che viene presentato ad Harbin: una parte di una collezione più ampia e dedicata a un "lovemark".





LookofLove, questo è il nome di questo cuore nero e curioso.

La collezione è un lavoro di stile che vuole essere di esempio di come lo stile sia reale comunicazione del marchio.

Così questo "lovemark" si manifesta in tutta la sua molteplicità, si ripete in tutte le forme e diversità, diventando forma anatomica o parte strutturale di un vestito o un accessorio affermando la volontà di volerli trasformare in veicoli concettuali del simbolo stesso. Un segno che si muove liberamente su un abito come parte integrante, ma che si trasforma in continuazione.



Il messaggio è chiaro; con il  far divenire il logo funzionale al modello, da un lato si sorttolinea e si evidenzia il suo potere, dall'altro lo si ridimensiona in relazione all'unico valore che da tutti andrebbe prioritariamente riconosciuto: il valore dello stile.

Ogni outfit viene presentato su delle modelle raffigurate come il famoso personaggio della commedia dell'arte italiana, Colombina. In un paradosso, proprio Colombina personaggio leggero e frivolo, viene scelto da me come immagine per meglio diffondere esempi di sostenibilità nella moda.





Proprio il suo saper rappresentare molto bene un certo pensiero superficiale del modo di vivere di oggi, ci spinge a fare una riflessione: per essere dei buoni ecologisti meglio non identificarsi come tali, meglio aggiungere un po' di leggerezza e seduzione perchè un buon esempio di sostenibiità non si compie se non lo si aiuta a divenire più virale possibile. 


Vedi il post della Waste Couture Show ad Harbin:
http://www.venettewaste.com/harbin-2017-waste-couture-show 
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