Un'altra cosa che ci piace fare a me e Horus è andare a spasso per i musei del mondo. Oggi vi raccontiamo di un museo davvero speciale anche perché non uno dei soliti noti, ma perfetto secondo me.
Il Mart di Trento e Rovereto più che un museo è un paesaggio contemporaneo come esso stesso si definisce.
Fuori dalla città immerso nella Natura è il posto ideale per me e Horus perché coniuga perfettamente tutto quello che ci piace, l’arte, la Natura e il benessere.
La sua sede principale si trova a Rovereto ed è principalmente un luogo per l’arte moderna e contemporanea con una collezione di circa 20.000 sono rappresentati tutti i maggiori movimenti del secolo scorso: Futurismo, Novecento, Metafisica, Astrattismo, Arte Povera, Arte Concettuale, fino alle esperienze artistiche più recenti. Il Mart è anche la casa d’arte futurista di Fortunato Depero.
Proprio ora a circa venti anni dalla realizzazione del museo per la sua parte di Rovereto è in allestimento una grande mostra a lui dedicata fino a giugno che esplora la modernità delle sue sperimentazioni e l'influenza delle sue ricerche negli ambiti dell'arte, della moda, del design e del fumetto dagli anni Settanta ad oggi. Sono esposti circa 500 lavori tra opere, disegni, mobili, oggetti, manifesti, fotografie, libri e riviste; una decina di video e film realizzati negli ultimi venti anni; fumetti e oggetti di design, oltre ai famosi bozzetti pubblicitari Campari.
D’altra parte Depero nacque in Trentino nel 1892 e alla sua morte, nel 1960, Depero lasciò al Comune di Rovereto l'unico museo futurista italiano e il suo archivio personale, comprensivo di circa 3000 oggetti, tra cui buona parte della sua produzione artistica, carte, materiali e una ricca biblioteca.
Con la sua architettura il Mart, è diventato anche simbolo della città di Rovereto. La maestosa cupola di vetro ad opera dell’architetto Mario Botta sovrasta la piazza del Mart.
Il Mart è stato anche uno dei primi musei a investire sulla comunicazione digitale, primo in Italia a collaborare con Wikimedia Foundation e tra i più attivi partner di Google Arts & Culture.
il Mart è da sempre impegnato a produrre e diffondere contenuti di qualità sui propri canali web e attraverso progetti di innovazione, dalla guida per esplorare il museo da casa con Messenger e Telegram, alla skill del Mart su Alexa, uno storytelling con curiosità storiche e artistiche sui capolavori delle Collezioni e i preziosi documenti custoditi nell’Archivio del ‘900.
Insomma un posto che va visitato e non solo on line, mi viene solo da chiedermi; “ma cosa stanno facendo con l’arte digitale? “ Aspetta un po’ che vado a cercare il direttore per chiederglielo….
Ma mentre mi aggiro pensierosa mi imbatto in un dipinto di Felice Casorati: "Beethoven" , olio su tela del 1928. E accade solo per un attimo il desiderio di essere per sempre quella bambina.